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Archivio di ottobre 2011

A breve on-line tutte le iniziative dell’opposizione

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Immagine presa dal sito http://www.cilentonotizie.it/dettaglio/?ID=9314

Spesi già 1.158.000 euro con i soldi della Unione europea ma ancora lì. Mai finito.
L’ostello non è proprio un fantasma perché è visibile a distanza di chilometri sia per le dimensioni che per il suo colore arancione brillante. Un bel pugno nell’occhio al paesaggio.

Non è mai entrato in funzione perché mai finito, sebbene il sindaco di Celle di Bulgheria lo considerasse molto “necessario ad uno sviluppo socio economico e turistico ambientale”, tanto da decidere in quattro e quattro otto di impegnare fondi del proprio bilancio per acquistare l’edificio di proprietà delle Ferrovie dello Stato, costruito negli anni ‘50 vicino alla ferrovia in fondo alla valle.
Opera brutta che le associazioni ecologiste ne avevano suggerito la demolizione per il pessimo impatto ambientale che presentava.

La storia comincia nel 2005 quando il comune di Celle decide di realizzare quell’ambizioso progetto pilota redatto nel 1987 con Parco e provincia, riguardante il Monte Bulgheria e l’area del Medio Mingardo, finanziato dai POR Campania 2000-2006.

I fondi c’erano e pertanto partirono tutte le procedure previste. Essendo in area protetta del parco nazionale erano richiesti pareri favorevoli del parco stesso, della soprintendenza di Salerno e Avellino, dei Vigili del fuoco.
Tutti favorevoli naturalmente.

Partono quindi i lavori nel 2008 con progetto firmato da ingegnere e architetto del comune in data luglio dello stesso anno per l’ importo complessivo suddetto. 1110 euro a metro quadrato: un bel risparmio se si pensa che il costo medio di un mq sul territorio nazionale si aggira sui 1300 circa.

Sarà un albergo- si legge nel progetto esecutivo – a 3 stelle a tre piani (ma se ne contano quattro!) più un quarto adibito a caffetteria, con 48 posti letto in camere con bagno. Costo previsto 50 euro a pernottamento se si vuole ammortizzare le spese in 6/8 anni.
Un bell’ostello della gioventù insomma. Ai tempi miei, detto tra parentesi, l’ostello prevedeva letti a castello, bagni in comune, angoli cottura per cucinare e tante piacevoli conoscenze. Ma erano altri tempi.

I direttori dei lavori dichiarano nel progetto che il completamento dei lavori sarà “entro e non oltre il 30 settembre 2008”. Il sindaco tuttavia si tiene più largo: “l’opera sarà con certezza completata entro l’anno prossimo”, cioè nel 2009.

Con l’ostello, per attirare i giovani, furono previste anche attrezzature sportive. Infatti vengono realizzati pannelli solari, due campi da tennis, altrettanti campi da bocce: rimasti naturalmente incompiuti.
Mancanza di soldi? Opere pensate soltanto per un ritorno d’immagine o scambio di voti? Amministratori locali con visioni poco chiare e molto personali su lo sviluppo del territorio cilentano?
Forse tutte e tre insieme.

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Immagine presa dal sito http://www.cilentonotizie.it/dettaglio/?ID=9314