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Immagine presa dal sito http://www.cilentonotizie.it/dettaglio/?ID=9314

Spesi già 1.158.000 euro con i soldi della Unione europea ma ancora lì. Mai finito.
L’ostello non è proprio un fantasma perché è visibile a distanza di chilometri sia per le dimensioni che per il suo colore arancione brillante. Un bel pugno nell’occhio al paesaggio.

Non è mai entrato in funzione perché mai finito, sebbene il sindaco di Celle di Bulgheria lo considerasse molto “necessario ad uno sviluppo socio economico e turistico ambientale”, tanto da decidere in quattro e quattro otto di impegnare fondi del proprio bilancio per acquistare l’edificio di proprietà delle Ferrovie dello Stato, costruito negli anni ‘50 vicino alla ferrovia in fondo alla valle.
Opera brutta che le associazioni ecologiste ne avevano suggerito la demolizione per il pessimo impatto ambientale che presentava.

La storia comincia nel 2005 quando il comune di Celle decide di realizzare quell’ambizioso progetto pilota redatto nel 1987 con Parco e provincia, riguardante il Monte Bulgheria e l’area del Medio Mingardo, finanziato dai POR Campania 2000-2006.

I fondi c’erano e pertanto partirono tutte le procedure previste. Essendo in area protetta del parco nazionale erano richiesti pareri favorevoli del parco stesso, della soprintendenza di Salerno e Avellino, dei Vigili del fuoco.
Tutti favorevoli naturalmente.

Partono quindi i lavori nel 2008 con progetto firmato da ingegnere e architetto del comune in data luglio dello stesso anno per l’ importo complessivo suddetto. 1110 euro a metro quadrato: un bel risparmio se si pensa che il costo medio di un mq sul territorio nazionale si aggira sui 1300 circa.

Sarà un albergo- si legge nel progetto esecutivo – a 3 stelle a tre piani (ma se ne contano quattro!) più un quarto adibito a caffetteria, con 48 posti letto in camere con bagno. Costo previsto 50 euro a pernottamento se si vuole ammortizzare le spese in 6/8 anni.
Un bell’ostello della gioventù insomma. Ai tempi miei, detto tra parentesi, l’ostello prevedeva letti a castello, bagni in comune, angoli cottura per cucinare e tante piacevoli conoscenze. Ma erano altri tempi.

I direttori dei lavori dichiarano nel progetto che il completamento dei lavori sarà “entro e non oltre il 30 settembre 2008”. Il sindaco tuttavia si tiene più largo: “l’opera sarà con certezza completata entro l’anno prossimo”, cioè nel 2009.

Con l’ostello, per attirare i giovani, furono previste anche attrezzature sportive. Infatti vengono realizzati pannelli solari, due campi da tennis, altrettanti campi da bocce: rimasti naturalmente incompiuti.
Mancanza di soldi? Opere pensate soltanto per un ritorno d’immagine o scambio di voti? Amministratori locali con visioni poco chiare e molto personali su lo sviluppo del territorio cilentano?
Forse tutte e tre insieme.

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Immagine presa dal sito http://www.cilentonotizie.it/dettaglio/?ID=9314



4 Commenti a “UN OSTELLO DELLA GIOVENTU’ “FANTASMA” NELLA VALLE DEL MINGARDO”

  • il gatto a nove code says:

    L’INIZIO
    La progettazione dell’Ostello della gioventù risale agli anni ’90: sin dall’inizio è stato inserito tra i programmi per il rilancio del turismo in zona.

    I FONDI
    L’opera è finanziata con i fondi regionali Por: con 700mila euro fu acquistat la struttura che prima apparteneva alle Ferrovie dello Stato

    “E’ stato appaltato il terzo lotto dei lavori e per la prossima estate l’ostello della gioventù sarà aperto”.
    A rassicurare i cittadini che vedevano sorgere questa struttura di cinque piani, color arancio, nella Valle del Mingardo senza che fosse sfruttata è il primo cittadino Cristoforo Cobucci. Il sindaco racconta che “la progettazione dell’ostello risale agli anni Novanta ed è stata fatta direttamente dal Parco con l’obiettivo di stimolare il turismo”.
    La somma stanziata per acquistare l’immobile di proprietà delle Ferrovie dello Stato è stata 700mila euro provenienti dai Por Campania 2000-2006: “Però di quella cifra- spiega Cobucci – poteva essere investito solo il 10 per cento non sufficiente a coprire la richiesta delle Ferrovie di 220mila euro”.
    Siccome il Comune aveva la disponibilità di investire due annualità della legge 51 “il Parco ha deciso di cederci l’ostello – prosegue Cobucci – Insieme alla proprietà ci ha destinato anche il progetto che noi abbiamo seguito in tutti i passi”.
    Il primo lotto viene completato a distanza di poco tempo ed ha riguardato il consolidamento della struttura e l’adeguamento alla nuova normativa antisismica che nel frattempo era entrata in vigore: “Inoltre – ricorda il sindaco – abbiamo sistemato il primo e l’ultimo piano. A seguire con un secondo lotto, terminato circa due mesi fa, abbiamo completato la restante parte dell’edificio. Ora è stato appaltato il terzo lotto e andranno a essere completati gli infissi e la pavimentazione”. Alla fine la somma totale investita sulla struttura sarà pari a oltre un milione di euro ma “noi contiamo di recuperarla in breve tempo – aggiunge Cobucci – perché siamo a dieci minuti dal mare e soprattutto d’estate possiamo proporre un turismo alternativo a prezzi modici”.
    Agli ambientalisti che hanno contestato come un pugno nell’occhio la presenza dell’ostello nella Valle, Cobucci risponde convinto: “ Non temo nessun impatto ambientale – conclude – perché abbiamo seguito di pari passo le indicazioni che ci sono venute dal progetto già sviluppato dal Parco a suo tempo quindi non vedo come si possa andare contro l’ambiente nel momento in cui è lo stesso Ente deputato a salvaguardarlo a dare le relative autorizzazioni e disposizioni in merito”.

    Ai dubbi finali della requisitoria del signor Paolo Abbate ecco le risposte fornite personalmente dal Sindaco Cobucci.
    1. Per quanto attiene alla inutilizzazione dei campi da tennis e dei campi da bocce va precisato che non sono incompiuti, ma hanno funzionato fino al 2006 e comunque non sono stati realizzati dal Comune né sono stati mai nella disponibilità dello stesso.
    2. Il Sindaco di Celle di Bulgheria non ha bisogno di assumere iniziative per un “ritorno d’immagine” in quanto il suo prestigio professionale e umano si è consolidato nel tempo in forza della sua integrità morale e della sua qualificata e proficua operosità.
    3. In quanto allo scambio di voti trattasi di una ipotesi attribuibile alle personalità di stretta conoscenza del dottor Abbate in quanto il consenso al Sindaco di Celle deriva dai 24 anni di attività di medico condotto (dal 1962 al 1987) svolta come servizio a favore della comunità locale.
    4. In quanto alla visione “poco chiara” il Sindaco di Celle di Bulgheria ha dimostrato la sua managerialità nel corso dei 15 anni di attività dirigenziale in sanità.
    5. L’arazio che ha guidato il sindaco di Celle di Bulgheria nell’assumere l’iniziativa dell’ostello va individuata nella necessità di offrire, in un area protetta oberata di vincoli strozzanti la economia, l’unica opportunità di sviluppo locale qual è il turismo in un area meravigliosa, ma priva di qualsiasi struttura ricettiva.
    Per quanto innanzi si invita il signor Paolo Abbate ad un contradittorio pubblico presso la Comunità di Celle di Bulgheria quando lo riterrà.

  • pitbull says:

    Caro gattino arruffato che poi miagolerà e dudu dadada, ma dove vivi? in un castello? dove bisogna sempre fare quello che vuole il re altrimenti niente ossa? dove i ragionamenti sono sempre a favore del re?
    comunque di code te ne sono rimaste 5 non 9 e tra un pò non avrai neanche la tua.
    Giusto per aprirti un pò gli occhi ( visto che tutto il popolo sa di cosa sto parlando):
    1. i campetti da tennis e da bocce hanno funzionato finché li ha gestiti la cooperativa arcella, appena è arrivato lui gli sono stati tolti dicendo che ricadevano nel territorio comunale e non di proprietà del parco nazionale. Da quel momento, non funziona piu’ nulla, nè i campetti tantomeno il resto;
    2. in quanto a “ritorno di immagine”,” integrità morale” ( che ribrezzo ) lasciamo stare devo ricordare le famiglie che ha rovinato tra Celle e Poderia lasciando anche segni indelebili, mortificando anche i capofamiglia?
    3. ma lo sai che uno dei progettisti dell’ostello è l’ ing. Carro Gerardo che guarda caso nel 2004 era candidato a sindaco contro di lui e per la sua sconfitta ha ricevuto come premio quest’incarico; per consolidare quest’unione il sig. Carro Filippo, nonchè fratello dell’ing. Carro, si è candidato con Cobucci nel 2009, ma secondo te questo che cos’è? per molti è scambio di voti mentre per te sarà amicizia, solo che è stata un’ amicizia molto ben pagata.
    Ti volevo consigliare di stare molto attento perchè il popolo è affamato quindi immaginati il cane del popolo quant’è affamato e ricordati che tutti i regni sono finiti perchè il popolo si era stufato di essere oppresso, mi sa che a breve succederà la stessa cosa anche al tuo re.

  • marotta davide says:

    voglio precisare che questo mio commento non è una polemica o entrare all’interno della diatriba, ma voglio solo esprime qualche dubbio.

    come cittadino cellese sono stufo anche io di vedere ancora quella struttura su cui si punta tanto per uno sviluppo economico del paese ancora ai margini della realtà della comunità cellese.

    mi auguro che le parole del sindaco trovano fondamento nell’estate 2012, considerato il grosso investimento economico, utilizzando anche fondi che potevano essere destinati alla risoluzione di qualche problema o all’abbelimento dei due centri urbani.

    leggendo un pò le dichiarazioni dell’uno e dell’altro, facendo giusto due conti da semplice geometra non “laureato” mi viende qualche dubbio che l’opera possa essere in pieno regime per l’estate 2012 ovvero fra 7 mesi, perchè:

    da quando dichiarato dal sindaco sulle pagine dei giornali, il terzo lotto andrà ad ultimare le opere di finitura o meglio la posa degli infissi e la pavimentazione.

    guardando l’immobile e sapendo della futura destinazione d’uso dello stesso, mi chiedo come possa essere a pieno regime entro l’estate 2012.

    infatti io mi porgo e vi porgo qualche dubbio o meglio la sistemazione dell’area esterna? l’arredo delle camere? l’arredo della cucina e dei servizi annessi?, le autorizzazioni necessarie per le strutture turistiche ricettive, il bando per la gestione?

    ripeto non voglio fare polemica, anche perchè le scelte programmatiche progettuali sono dettate da chi amministra nel bene e nel male , ma ho voluto solo esporre dei miei dubbi che credo siano reali.

    a questo punto io sono fiucioso che l’amministrazione sappia dare una risposta concreta , non voglio una risposta a quanto da me asserito da qualche avventuriero con qualche commento e nascondendosi dietro a nikname , ma facendosi l’amministrazione trovare pronta all’appuntamento e facendo si, che, le parole del sindaco sulle pagine di giornale non restano solo carta per coriandoli.

    alla fine chi avrà ragione riderà.

  • davide marotta says:

    a distanza di un anno dal mio commento del 4 novembre 2011, voglio evidenziare che i dubbi palesati da un semplice professionista geometra “non laureato” sono diventati certezze. In quel commento, il sottoscritto , dichiarava che non era possibile viste le condizioni della struttura, delle opere da ultimare, dalle autorizzazioni necessarie , che l’ostello poteva essere funzionale per l’estate 2012. Infatti ad oggi i lavori ancora non sono ultimati e addirittura ancora mancano i necessari nulla osta. dopo alcune considerazioni, sono convinto che passerà ancora una’altra estate e quella struttura sarà ancora inutilizzabile. Mi auguro che le mie perplessità questa volta verranno smentite con i fatti e non con le parole, perchè suonatori di trombe in questo periodo ne abbiamo già tanti e i cittadini vogliono delle risposte concrete. Capisco che combattere con i mulini a vento è una battaglia persa, ma esorto i consiglieri di minoranza a far sentire la propria voce come sempre hanno fatto in questi anni di amministrazione, perchè il mio timore non è quello di vedere un’opera incompiuta ma di vedere un opera costata un mucchio di euro destinata alla chiusura prima di essere inaugurata.

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