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Archivio di giugno 2013

Caro amico mio,

un anno fa mi hai salutato, stavolta non tendendomi la mano, ma con quel peggiore addio che inesorabilmente ancora mi accompagna. Sembra strano però è difficile accettarlo, rendersene conto.

Ti vedo per le strade seduto ad aspettarmi, sento la tua voce e ti chiamo, ti parlo e so che mi stai ascoltando. Guardo le tue foto, tocco i tuoi ricordi…e mi manchi.

Eppure è vero sai: anche se mi volto e non ci sei  so che il mio cuore è diventato casa tua ed è lì che ti troverò…per sempre.

Ti voglio bene Tonino

 

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"La Città" 1/6/2013

Il Presidente del Consiglio Comunale di Celle di Bulgheria, nonché Presidente della Comunità Montana Lambro-Mingardo- Bussento, Dott. Cristoforo Cobucci,non riesce a far approvare la Centrale Unica di committenza che prevedeva accorpamento degli uffici tecnici in forza alla sua Comunità Montana.

Venerdì, 31 maggio 2013 alle ore 18:30 si è tenuto il Consiglio Comunale con i seguenti argomenti all’o. d. g. :
1 ) Approvazione verbali Consiglio precedente,
2) Centrale unica di committenza.
Erano presenti 6 componenti del gruppo di maggioranza e 3 del gruppo di minoranza.
Dopo aver discusso il primo argomento all’o. d. g. in merito al quale il gruppo di minoranza ha espresso parere contrario criticando il modo in cui erano stati redatti i verbali , la discussione si è poi spostata sul secondo argomento : la Centrale unica di committenza . Anche in questo caso la fumata è stata nera. L’ argomento , difatti, già ritirato dal Sindaco nel Consiglio del 14 maggio u. s .per approfondimenti, è stato solo discusso ma non approvato in quanto dopo la discussione il capo gruppo di minoranza , avendo avanzato delle critiche politiche alla proposta della maggioranza di sottoscrivere una convenzione per la costituzione di una centrale unica di Committenza con la Comunità Montana Lambro- Mingardo-Bussento il cui Presidente è lo stesso Sindaco del Comune di Celle di Bulgheria, ha annunciato la volontà di non partecipare alla votazione.
Questa linea è stata condivisa anche da un componente del gruppo di maggioranza che, dopo aver motivato la sua decisione si è unito al gruppo di minoranza. In tal modo veniva a mancare il numero legale e non si è quindi potuto procedere all’approvazione. Ancora una volta si è assistito ad uno scollamento nel gruppo di maggioranza che da un paio d’anni a questa parte “tira a campare” a causa di una divisione interna, senza ,tuttavia, riuscire a prendere una posizione chiara anche su tematiche di fondamentale importanza per il futuro della comunità.

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