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Archivio di luglio 2013

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PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA IL CONSIGLIO COMUNALE SI CHIUDE CON UNA FUMATA NERA.

Il Sindaco di Celle di Bulgheria, nonché Presidente della Comunità Montana Lambro-Mingardo- Bussento, Dott. Cristoforo Cobucci, per la terza volta consecutiva, non riesce a far approvare la Centrale Unica di committenza che prevede l’accorpamento degli uffici tecnici in forza alla  Comunità Montana.

 

Mercoledi’, 26 maggio 2013 alle ore 20,00, si è tenuto il Consiglio Comunale con i seguenti argomenti all’o. d. g. :

1 ) Approvazione verbali Consiglio precedente,

2) Centrale unica di committenza.

3) Adempimento decreto-legge n° 35/2013- Tares

Erano presenti 7 componenti del gruppo di maggioranza e 3 del gruppo di minoranza.

Dopo aver discusso il primo argomento all’o. d. g., l’attenzione si è poi spostata sul secondo argomento : la Centrale unica di committenza, in merito alla quale,  per l’ennesima volta, la fumata è stata nera. L’ argomento , difatti, era già stato ritirato dal Sindaco nel Consiglio del 14 maggio u. s .per approfondimenti e non è stato approvato neanche nel Consiglio del 31 maggio u.s. In quella circostanza l’argomento è stato solo discusso ma non approvato, in quanto, dopo la discussione, il capogruppo di minoranza avanzò delle critiche politiche alla proposta della maggioranza di sottoscrivere una convenzione per la costituzione di una centrale unica di Committenza con la Comunità Montana Lambro- Mingardo-Bussento, il cui  Presidente è lo stesso Sindaco del Comune di Celle di Bulgheria,  annunciando la volontà di non partecipare alla votazione. Questa linea fu condivisa anche da un componente del gruppo di maggioranza che, dopo aver motivato la sua decisione, si unì al gruppo di minoranza. In tal modo venne a mancare il numero legale  e non si poté quindi procedere all’approvazione.

Nell’assise del 26 giugno u.s. le cose non sono andate diversamente dai due Consigli precedenti; infatti, per le motivazioni già espresse nel consiglio precedente alle quali se ne sono aggiunte altre, in seguito  alla dichiarazione del capogruppo di Minoranza di non voler partecipare alla votazione, questa posizione veniva condivisa anche da un Consigliere di maggioranza e  un altro Consigliere della stessa maggioranza  si allontanava dall’aula per incompatibilità, in quanto dipendente della Comunità montana.  il Sindaco, prima della votazione, visto che ancora una volta veniva a mancare il numero legale, è stato di nuovo costretto a ritirare l’argomento.   In sostanza, anche nel corso dell’ultimo Consiglio abbiamo assistito all’ennesima sconfitta del Sindaco . Si è acceso un animato dibattito, durante il quale il Sindaco ha pesantemente offeso  i componenti del gruppo di minoranza, in modo particolare il Capogruppo, ritenendoli colpevoli dell’accaduto e  lasciando esterrefatti anche una quindicina di spettatori.

L’accaduto ha evidenziato, ancora una volta,  la condizione di profonda disorganicità del gruppo di maggioranza che da un paio d’anni a questa parte “tira a campare”, a causa di una divisione interna, senza riuscire  a prendere una posizione chiara anche su tematiche di fondamentale importanza per il futuro della comunità .(La domanda allora nasce spontanea:” non è che per caso i componenti dello stesso gruppo di maggioranza non condividono le scelte del Sindaco il quale, però, da padre-padrone  vuole imporre a tutti la sua volontà?)

Il Sindaco, anziché dare atto ai Consiglieri di minoranza che effettuano il proprio ruolo di controllo, inveisce contro di loro caricandoli di appellativi diffamatori quando poi il vero problema per Lui  dovrebbe essere quello di riflettere sul fatto che la Sua Maggioranza, con nove Consiglieri (compreso il Sindaco) contro quattro di minoranza, per la terza volta consecutiva non è riuscita ad approvare un argomento proposto in Consiglio Comunale dal Sindaco stesso.

Solo per dovere di cronaca, in 4 anni, i componenti del gruppo di minoranza sono stati caricati di appellativi come compagni di merende, dodici debolezze,  brigatisti rossi, e così via; nell’ultimo Consiglio Comunale, però, il Sig. Sindaco, si è superato ha ,infatti, dichiarato che il comportamento del  capogruppo di minoranza, Francesco Guida, era quello di un concussore (il primo cittadino ignora palesemente il significato di questo termine) e di un intimidatore. A tale basse insinuazioni il capogruppo di minoranza ha reagito con forza.  A quel punto, il Sig. Sindaco,  resosi conto della gravità della cosa, dapprima ha dichiarato di non aver pronunciato quelle parole e poi, incalzato dalla minoranza, ha affermato di volerle ritirare.

Tralasciando questi incresciosi comportamenti, che nulla hanno a che vedere con la politica e che sminuiscono l’importanza istituzionale dell’Assise in cui si sono verificate, il gruppo di minoranza si sforza di capire perché, nonostante ci siano tutte le premesse per un differimento della questione al 31 dicembre 2012, il Sig. Sindaco si ostini a presentare un provvedimento che deleghi alla Comunità montana, una funzione di una evidente e delicata complessità, quando questo stesso Ente non è stato in grado di tutelare i propri dipendenti mettendo numerose famiglie in condizioni di difficoltà economiche e generando così una sorta di svantaggio sociale per l’intero comprensorio.

A queste domande, il Sindaco, nonché Presidente della Comunità Montana, ha risposto scaricando la colpa sulla Regione Campania.

Consiglio Comunale Celle di Bulgheria