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Carissimi amici,

a conclusione del mandato affidatomi nelle elezioni del 2009 sento il dovere di esprimere sentimenti di stima e di gratitudine profonda nei confronti di tutti coloro che mi hanno onorato del proprio sostegno. Un sostegno che, seppur non maggioritario, è stato comunque consistente; ciò mi ha aiutato non solo a metabolizzare la sconfitta elettorale ma, soprattutto, mi ha dato il supporto necessario per lavorare con impegno e con continuità, con serietà e con trasparenza.

In cinque anni sono successe tante cose: si invecchia, si fanno figli, si perdono persone care e cari amici, ma soprattutto si matura. E personalmente, avevo maturato la convinzione di poter e dover continuare la mia esperienza politica per cercare di concretizzare quel progetto che avevo in mente e che non avevo potuto realizzare. Immaginavo di potermi candidare e di uscire vincente dalla prossima competizione elettorale del 25 maggio p.v. Ho lavorato molto per realizzare questo obiettivo; negli ultimi due anni avevo messo a punto un programma molto articolato, ma concreto e facilmente realizzabile e che aveva come obiettivo prioritario semplicemente quello di ridare vitalità alla nostra Comunità mortificata da 10 anni di colpevole immobilismo politico-amministrativo, di far rinascere l’entusiasmo la fiducia e l’orgoglio,  di rendere meno disagiate le condizioni di vita dell’intera collettività di Celle e di Poderia intervenendo sulle tante criticità che avevo, di volta in volta, individuato durante i mandati amministrativi svolti; ma, alla fine, non ci sono riuscito e, credetemi, con grande dispiacere ho deciso di non candidarmi.

Perché?

Prima di spiegare i motivi della mia decisione voglio chiarire con forza che la mia scelta di non candidarmi non è da attribuire né a codardia né, tantomeno, a un atto di superbia; infatti, prima di rinunciare ho tentato per ben due volte di concretizzare la mia candidatura: una prima volta quando ho proposto ( in occasione della relazione di fine mandato) la costituzione di un Comitato che avrebbe dovuto rappresentare l’avvio di un percorso nuovo di democrazia partecipata e di lineare trasparenza. Appena operativo ho affidato nelle mani di quest’Organo ( il Comitato) la disponibilità mia personale a capeggiare una lista per le prossime elezioni amministrative; unitamente alla mia candidatura al Comitato sono state date le disponibilità di altri tre amici a candidarsi come Consiglieri. Il Comitato, però, per varie motivazioni è stato, di fatto, delegittimato nel corso di una pubblica riunione e quindi non ha più potuto operare. Una seconda volta, ho tentato personalmente  di mettere insieme una compagine: anche questo tentativo è fallito, perché nella giornata del 19 aprile avevo nelle mani meno della metà di disponibilità necessarie a comporre la Lista. Valutata la realtà dei fatti, considerati i tempi stretti che rimanevano per tentare di comporre una lista, anche se con non poche sofferenze, ho rinunciato  definitivamente all’incarico in modo che qualche altro avrebbe potuto tentare di comporre una lista con maggiore successo di quanto ne avevo avuto io. Altre sollecitazioni mi sono venute anche successivamente fino alla tarda sera del 25 aprile, ma a quel punto, a mio avviso, mancavano le condizioni per me necessarie perché un eventuale impegno da parte mia non mi avrebbe comunque garantito di realizzare il progetto che avevo ipotizzato in autonomia e con tutte le persone che avevo pensato di poter coinvolgere nella realizzazione del progetto stesso.

Il mio obiettivo, infatti, non era quello di fare il Sindaco per ambizione personale, né per il desiderio di essere chiamato Sindaco, ma di essere Sindaco per realizzare il progetto che avevo in mente e che avevo elaborato in otto anni di esperienza sui banchi dell’opposizione: cioè volevo essere uno di Voi, uno che dedica un po’ del suo tempo alla nostra Comunità, uno che voleva lavorare per il proprio Paese con idee nuove e con trasparenza, uno che sente e vive la gente come la sua gente.

In conclusione voglio dire che la mia rinuncia, almeno per questa volta, è dovuta al fatto che, ad una lettura attenta della realtà e di come si sono evolute le vicende, non c’erano più i presupposti che io auspicavo o almeno mancavano dei presupposti fondamentali per una mia candidatura: che doveva almeno venir fuori da un percorso lineare e trasparente come avevo cercato di costruirlo in questi anni.

Ovviamente questa pausa non significa assolutamente che  mi disinteresserò di politica, anzi con forza ancora maggiore continuerò a svolgere, da cittadino, l’opera di osservatore critico di come avviene amministrata la nostra Comunità dandone un’informazione capillare attraverso il nostro sito, con l’auspicio che l’azzeramento politico che, di fatto, è venuto a determinarsi possa rappresentare l’inizio di una fase nuova alla quale vorrei poter dare il mio modesto contributo.

Un pensiero particolare, infine, vorrei rivolgere a tutte quelle ragazze e quei ragazzi che hanno dimostrato la capacità di sapersi “ancora indignare”, dicendo loro che personalmente ho apprezzato molto il tentativo messo in atto e che la mia assenza alle loro riunioni non era dovuta a disinteresse ma solo a un doveroso rispetto verso una loro esplicita richiesta di mettermi da parte: l’ho fatto, come avete visto. Ma ora che i giochi sono fatti consentitemi, però, di esprimere un piccolo rammarico per il fatto che mentre il sottoscritto (pur avendo svolto un ruolo di Consigliere di minoranza e non di maggioranza) ha rispettato la vostra richiesta, molti altri hanno partecipato  attivamente alle vostre riunioni. Ricordatevi sempre che non possiamo costruire nulla di veramente innovativo se non sapremo dare alle persone e ai fatti  il giusto valore, il  peso e il ruolo reale che ciascuna di queste due componenti deve avere..

Grazie a tutti, ma un ringraziamento particolare lo devo a coloro che mi sono stati vicini in questi giorni travagliati e tormentati e a coloro che mi hanno onorato affidandomi la propria disponibilità a candidarsi con me.

 

 

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